Ambrogio Borghi

La chioma di Berenice (1878)

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Ambrogio Borghi (Nova Milanese 1849 - 1887) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a Nova Milanese nel 1849, fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Brera, dove vinse il pensionato Oggioni. Nel 1873 presentò all'Accademia quale saggio del pensionato il suo gesso "Cola di Rienzi", che è ora alla Galleria milanese d'arte moderna. Questo suo lavoro fu esposto a Parigi nel 1878 insieme agli altri "Chioma di Berenice", "Delizie materne" (squisita figura di giovane donna che tiene in grembo il suo figlioletto e protende il volto verso di lui per riceverne un bacio con espressione d'intimo e profondo godimento) e "Oliviero Cromwell". "Il Cola di Rienzi" fu ancora esposto a Milano nel 1881 in occasione dell'Esposizione nazionale di Belle Arti, già tradotto in marmo. II Borghi ha eseguito il monumento equestre in bronzo a Vittorio Emanuele secondo in piazza Martiri della Libertà a Novara, inaugurato il 31 ottobre 1881; in quest'opera egli ha saputo raggiungere grande vigore di modellato particolarmente nei bassorilievi in bronzo del piedistallo, soprattutto nella rappresentazione della scena dell'abdicazione di re Carlo Alberto. Ha anche eseguito i monumenti a Vittorio Emanuele II° nelle città di Savona e di Verona in piazza Bra e quello a Giuseppe Garibaldi a Padova. Per il Municipio di Mortara ha scolpito il busto in marmo di Camillo Benso conte di Cavour, che ora è nella sala del Consiglio Comunale. Per il Teatro alla Scala di Milano ha eseguito la statua del grande musicista catanese Vincenzo Bellini. Stava lavorando al monumento di Garibaldi a Milano quando fu prematuramente colpito dalla morte nel 1887, ad appena trentotto anni d'età. Il monumento fu poi innalzato in Foro Buonaparte da Ettore Ximenes nel 1895. Alla Galleria milanese d'arte moderna, oltre al gesso del "Cola di Rienzi", ammirevole per spontanea schiettezza, vi è il suo ritratto in marmo di Aristide Caldirola.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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